martedì 29 maggio 2012

Terremoto 2012

E' in momenti come questi che la solidarietà radicata nell'essere umano torna a galla. 
Quella bontà dimenticata e seppellita dalle banalità quotidiane che ci spingono a perdere la coscienza del senso della vita, il suo valore, la sua bellezza, ad apprezzare il futile dimenticandoci che anche le piccole cose che ci circondano sono meravigliose.
Assetati di noi stessi, arrabbiati per un treno in ritardo, una porta sbattuta, un vaso rotto, un cane che abbaia continuamente... improvvisamente tutto ciò scompare per lasciare il posto all'amore per la vita pericolante, piena di crepe, sempre incognita, non prevedibile. Ci si rende conto solo ora di quanto sia bello il treno in ritardo, di quanto sia piacevole ascoltare il rumore di una porta sbattuta o di un vaso rotto o di un cagnolino che tenta di comunicarci la sua sete di affetto.
Mi commuovo sempre di fronte a questa inaspettata solidarietà, questa voglia che ha l'essere umano di farsi forza unendosi ai suoi simili. La gente in questi giorni sembra, nonostante tutto, più affettuosa, vive nel panico ma cerca rifugio nel cuore degli altri.
Persone inaspettate si affannato per aiutare come possono chi ha bisogno perché è questa l'origine dell'essere umano, ricordiamocelo.
Ricordiamocelo sempre non solo nei momenti di pericolo.
Ricordiamoci della storia perché anche queste scosse faranno parte della storia d'Italia e saranno radicate nelle nostre coscienze. Quando tutto ciò sarà finito, quando torneremo alla normalità, senza polemiche, apprezziamo l'unione umana e ricordiamocela nel futuro, fermandoci a osservare ciò che è rimasto intatto tra i cocci del terremoto: l'amore per la vita di chiunque.

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